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Baguette Semintegrali alla Segale con Biga Acida (16/08/2016) |
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Come ho scritto nella pagina principale di questa mia esperienza di panificatore dilettante casalingo, il mio incontro con la pasta madre non è stato soddisfacente, sostanzialmente per la mia incapacità di usarla e di gestirla adeguatamente. E questo anche nella sua forma liquida, che dà sicuramente molti vantaggi nella sua gestione saltuaria. Con l'uso di prefermenti come la Biga, con lievitazioni lunghe e buone maturazioni degli impasti si possono ottenere dei pani estremamente gradevoli al palato e con struttura solida e ariosa. Con ampia alveolatura sicuramente, senza alcun sentore acido eccessivo, come invece capita spesso con paste madri anche professionali, per non parlare delle casalinghe, ma con una struttura della mollica forse troppo leggera ed eterea. So bene che ci sono persone a cui piace proprio questo tipo di mollica, ma a me piace di più quella meglio strutturata, un poco più umida e solida, che si ottiene con dell'ottima pasta madre. Come cercare di soddisfare questa mia predilezione rimanendo con la comodità d'uso del lievito di birra? Provando ad inserire nella biga una buona quantità di batteri lattici, sperando che nella lunga maturazione della biga si possano sviluppare ulteriormente, e in ogni caso sfruttare la maggiore acidità di una biga del genere, acidità più basata sull'acido lattico rispetto ad una biga classica più sbilanciata sull'acido acetico, anche se sempre in piccole dosi.
La Biga: 200 gr di farina Manitoba Marino Questa è l'acqua col lievito e lo yogurt
Poiché questa Biga è fatta con una Manitoba 00 (W 400), ha uno sviluppo leggermente diverso da quella che ho presentato come esempio, e quindi faccio rivedere anche qui il suo andamento: appena amalgamata, dopo quattro ore, dopo sette ore, dopo sedici ore e dopo 23 ore, prima di tagliarla a pezzetti per usarla nell'impasto finale
L'impasto finale è invece composto da: La Biga Mescolo tutte le farine con 230 gr di acqua e lascio in autolisi in frigo per 2h
Impasto come al solito, e in pochi minuti l'impasto è raccolto sul gancio. Aggiungo il sale e continuo a velocità 2 per circa 6-7 minuti, poi porto l'impasto sul marmo infarinato, faccio una serie di pieghe, formo a pagnotta e metto in ciotola
Lascio lievitare per 25 minuti, poi faccio una doppia serie di pieghe a tre
Ripeto l'operazione altre due volte, con intervallo di 25 minuti ogni volta. Lascio poi lievitare per ulteriori 25 minuti, per un totale di 1 ora e 40 minuti. L'impasto rimane molto rilassato.
Preparo poi le baguette nel solito modo (vedi un video di esempio) e le metto nell'apposita forma.
Copro con un panno e lascio lievitare per 1 ora a 10 minuti, poi effettuo i tagli
Nel frattempo ho scaldato il forno a 250 ºC. Appena infornato porto a 240 ºC e immetto molto vapore spruzzando acqua sulle pareti e versandone una tazzina nell'apposita scanalatura sul fondo. Mantengo questa temperatura per 10 minuti, poi abbasso a 200 ºC per 15 minuti ed infine a 190 ºC per 5 minuti con lo sportello in fessura, per far uscire tutto il vapore.
Conclusioni Ottimo aspetto e buona alveolatura, anche se decisamente inferiore a quella ottenibile con le baguette direttamente sulla pietra, ma la comodità della forma fa superare questo difetto. Mollica decisamente più strutturata, merito della Biga Acida, e sapore intenso, dato dalle farine semintegrali, ma non proprio quello che cerco in una baguette, dove la segale era già più che sufficiente a dare un gusto deciso. |
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